Manifesto

"... Quello che noi promuoviamo è un'opera altamente ed essenzialmente civile e pacifica ... " (Dal manifesto di fondazione della "Dante" - 1889)

10.3.24

Lunedì 18 marzo, ore 18:30: evento dantesco per celebrare il Dantedì 2024

La sera del 18 marzo 2024, l'Istituto Italiano di Cultura (IIC), in collaborazione con il Comitato di Oslo della Società Dante Alighieri, ha organizzato la quarta edizione del Dantedì:

Dantedì 2024: Opptur med Dante.
En reise gjennom Purgatoriet

 (Verso l’alto. Un viaggio attraverso il Purgatorio di Dante)

Conferenza di Erik Ringen

La serata è stata aperta dalla Direttrice dell'IIC, Raffaella Giampaola, e ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico che ha accolto con entusiasmo l'ospite d'onore, Erik Ringen, traduttore dell'Inferno e del Purgatorio di Dante in lingua norvegese.
Durante la sua presentazione, Ringen ha abilmente analizzato alcuni dei temi e passaggi chiave delle cantiche dantesche dell'Inferno e del Purgatorio, offrendo al pubblico una visione esaustiva della Divina Commedia che ha catturato l'attenzione dei presenti.
Ha iniziato fornendo una breve panoramica dell'Inferno, con particolare enfasi sull'originalità della visione di Dante e sulla sua audacia nel creare un universo letterario così ricco e complesso. Con l'aiuto di immagini significative in PowerPoint, Ringen ha tra l'altro commentato la prima pagina della copia di Boccaccio della Commedia.
Successivamente, ha esaminato il Purgatorio, evidenziando la libertà poetica di Dante nel plasmare il proprio racconto, sottolineando che gran parte di esso è frutto della sua libera immaginazione, del tutto svincolata dalle tradizioni cattoliche dell'epoca.
In seguito, ha presentato estratti dal Canto III, evidenziando l'uso efficace delle similitudini da parte di Dante per descrivere comportamenti umani, emozioni e concetti anziché ricorrere ad aggettivi e verbi descrittivi diretti.
Ringen ha proseguito con i Canti X-XII, parlando della caducità della fama (illustrata con immagini di Cimabue e Giotto) e riflettendo sulla presunzione di Dante. Ha inoltre trattato i Canti sull'amore, concentrandosi soprattutto sui Canti XVII e XVIII.
La presentazione è continuata con un'analisi del Canto XXV, dove Stazio spiega a Dante la complessa procedura con cui si forma l'anima umana dopo il concepimento, un passaggio particolarmente difficile da tradurre a causa della sua distanza concettuale dalla nostra epoca.
Infine, Ringen ha esaminato alcune sfide specifiche relative alla traduzione della Commedia di Dante in norvegese, condividendo con il pubblico il suo approccio metodologico e le decisioni linguistiche cruciali che ha dovuto prendere. Queste includono la scelta di mantenere uno stile metrico rigoroso e le differenze tra il norvegese e l'italiano. Ha concluso il suo intervento parlando degli elementi che radicano la Commedia nel contesto storico di Dante e di quelli che la rendono sorprendentemente moderna.
Il pubblico ha accolto con entusiasmo ed interesse ogni argomento presentato da Ringen, dimostrando così vivo interesse e apprezzamento per il genio di Dante e per il lavoro di traduzione di Ringen. La serata si è conclusa con calorosi applausi per l'oratore e con le parole di ringraziamento del Presidente del Comitato della Dante di Oslo, Sergio Scapin,  che ha sottolineato l'importanza di celebrare insieme il Dantedì e di onorare il contributo immortale di Dante alla cultura mondiale.

Erik Ringen, con la sua lunga esperienza nel campo della traduzione, ha dimostrato di essere un custode diligente del patrimonio letterario dantesco. La sua traduzione dell'Inferno nel 2017 e del Purgatorio nel 2023, entrambe pubblicate dalla casa editrice Solum Bokvennen, hanno ricevuto ampi elogi e riconoscimenti, tra cui la nomination al "Kritikerprisen" per la miglior traduzione nel 2023. La sua profonda comprensione e la sua passione per l'opera di Dante hanno reso la serata un momento prezioso di riflessione e celebrazione.

Dantedì: giornata ispirata a quella che gli studiosi identificano come la data in cui avrebbe avuto inizio il viaggio nell’aldilà della Divina Commedia, quando il sommo poeta si perse nella “selva oscura”. Una giornata, pertanto, per ricordare in Italia e nel mondo il genio di Dante.
Questa iniziativa del Dantedì venne approvata dal Governo Italiano  il 17 gennaio 2020, in vista della commemorazione per il 700esimo anniversario della morte del Sommo Poeta, avvenuta il 14 settembre 1321, e si ripete ogni anno il 25 marzo.

Cordiali saluti
Il Consiglio Direttivo di Oslo



Erik Ringen