Manifesto

"... Quello che noi promuoviamo è un'opera altamente ed essenzialmente civile e pacifica ... " (Dal manifesto di fondazione della "Dante" - 1889)

15.5.25

Venerdì 6 giugno, ore 18:00 – Conferenza di Paolo Noto sul tema "Un genere tutto (quasi) italiano: lo spaghetti western"

Venerdì 6 giugno alle ore 18:00 si terrà l’ultimo incontro del Comitato di Oslo della Società Dante Alighieri prima della pausa estiva. L’appuntamento è presso il ristorante Peloton – Seconda Tappa (Drammensveien 130, 0277 Oslo), facilmente raggiungibile con gli autobus n. 20 e n. 31, e con il tram n. 13 (fermata Thune).
Ospite della serata sarà il prof. Paolo Noto, che terrà una conferenza dal titolo:

Un genere tutto (quasi) italiano:
lo spaghetti
 western 



NB! La conferenza sarà seguita dalla tradizionale cena estiva, riservata ai soci che si saranno regolarmente prenotati entro lunedì 2 giugno.

Vi aspettiamo numerosi per concludere insieme questa stagione di incontri!

Il western all'italiana sessant'anni dopo: storia, identità, eredità


Nell’estate del 1964, nelle sale italiane arriva un film destinato a lasciare un segno profondo nella storia del cinema. Si intitola "Per un pugno di dollari" ed è girato con un budget limitato. Il nome del regista Sergio Leone, così come quelli degli attori e dei collaboratori artistici, tra cui il compositore Ennio Morricone, sono stati sostituiti da pseudonimi in lingua inglese. "Bob Robertson" è lo pseudonimo dietro cui si cela il regista Sergio Leone. 
La trama è apertamente plagiata dal film giapponese Yojimbo di Akira Kurosawa. Eppure, nonostante le apparenze modeste e le origini controverse, il film ottiene un successo clamoroso in Italia e all’estero, dando vita a un genere che in meno di un decennio arriverà a contare oltre 400 titoli: lo “spaghetti western”.
Oggi, a sessant’anni da quella sorprendente esplosione, vale la pena chiedersi: che cosa è stato davvero il western italiano? Quali sono le ragioni del suo successo, e in che modo ha lasciato un’eredità culturale che continua a risuonare, anche al di fuori del cinema?
Per alcuni una semplice imitazione a basso costo del western americano, per altri una parodia, una provocazione, un cinema carico di violenza ma anche di ironia, specialmente nei film con Bud Spencer e Terence Hill. Eppure, lo spaghetti western è molto di più. È stato il primo vero successo del cinema europeo su scala internazionale, frutto di collaborazioni tra diverse nazioni, capace di conquistare platee da un capo all’altro del continente.
È  anche un genere capace in maniera imprevedibile di riempirsi di contenuti di carattere politico, tanto da diventare veicolo delle tensioni ideologiche che animano il 1968 in Europa e negli Stati Uniti.
Lo spaghetti western ha lasciato un segno profondo nell’immaginario collettivo, influenzando cinema, televisione e pubblicità, da Django Unchained (2012) di Quentin Tarantino alle numerose rivisitazioni ispirate allo stile di Sergio Leone. Oltre ai classici più noti, il genere ha dato vita a opere originali e sorprendenti — da Django (1966) a Il grande silenzio (1968) di Sergio Corbucci, da Se sei vivo spara (1967) di Giulio Questi a Lo chiamavano Trinità (1970) di E.B.Clucher (pseudonimo di Enzo Barboni) — che raccontano un cinema ricco di invenzione, azione e lettura critica del presente.
Lo spaghetti western non è solo un genere cinematografico: è un pezzo della nostra storia culturale, un linguaggio che ha parlato a generazioni diverse, reinventando il mito americano in salsa europea.


Paolo Noto è nato nel 1978 e si è laureato nel 2002 all’Università di Bologna, dove ha ottenuto il dottorato di ricerca in Studi teatrali e cinematografici nel 2010. Dal 2016 è professore associato all’Università di Bologna, dove insegna Storia e linguaggi del cinema, Metodologia della ricerca sui media audiovisivi e coordina il corso di laurea in DAMS – Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo. La sua ricerca è principalmente dedicata al cinema italiano dal neorealismo in avanti, con particolare attenzione ai generi cinematografici e alla storia industriale, economica e istituzionale. Si è occupato di generi cinematografici, di critica e di rappresentazione del paesaggio italiano nel cinema del dopoguerra. È l’autore di Il cinema neorealista (Archetipolibri 2010, con Francesco Pitassio) e Dal bozzetto ai generi. Il cinema italiano degli anni Cinquanta (Kaplan 2011). Ha inoltre curato il volume The Politics of Ephemeral Digital Media. Permanence and Obsolescence in Paratexts (Routledge 2016, con Sara Pesce). È componente del direttivo e segretario dell’Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema. È stato coordinatore nazionale della ricerca “A Private History of Italian Film Criticism” (PRIN 2017) e coordina attualmente la ricerca “TRAFFIC - Tracing American and Foreign Funds in Italian Cinema” (PRIN 2022). È nel comitato di direzione della rivista “L’Avventura”, e componente del comitato scientifico di “Immagine” e di “SERIES”.

Cena estiva


Per festeggiare insieme l’arrivo dell’estate, i soci e gli amici del Comitato sono invitati a partecipare alla cena estiva che si terrà venerdì 6 giugno alle ore 18:00, subito dopo la conferenza del prof. Paolo Noto, presso il ristorante "Peloton – Seconda Tappa", Drammensveien 130, 0277 Oslo (https://pelotonbar.no/skoyen).

All’arrivo sarà offerto un bicchiere di Prosecco o, in alternativa, una bevanda analcolica.

Il ristorante è comodamente raggiungibile con i mezzi pubblici: è possibile prendere il tram 13 oppure gli autobus 20 e 31, scendendo alla fermata Thune.

Per prenotarsi alla cena è necessario inviare un’e-mail a segreteria.danteoslo@gmail.com.
La prenotazione sarà valida solo dopo il versamento della quota di partecipazione entro lunedì 2 giugno sul conto:

Dante Alighieri Comitato di Oslo
Conto n. 0530.58.42968
Causale: “cena estiva” + nome del partecipante

Quote di partecipazione:
- kr. 380 per i soci
- kr. 450 per i non soci

Chi non ha accesso a internet può prenotarsi telefonando ad Anne Nystrøm al numero 473 39 495.

Il menù include una varietà di pizze, insalata, un dessert a scelta tra tiramisù, panna cotta o sorbetto e caffè. Le bevande alcoliche e analcoliche si pagano a parte direttamente al ristorante.

Il numero di posti è limitato: affrettatevi a prenotare!

Al vostro arrivo al ristorante, vi chiediamo gentilmente di registrarvi con la segretaria Anne Nystrøm.