Manifesto

"... Quello che noi promuoviamo è un'opera altamente ed essenzialmente civile e pacifica ... " (Dal manifesto di fondazione della "Dante" - 1889)

22.4.25

Lunedì 12 maggio 2025 alle ore 18:00: conferenza di Monica Miscali sul tema "Alla scoperta del Nord: i viaggi di Francesco Negri e Giuseppe Acerbi in Norvegia (XVII e XVIII secolo)"

Lunedì 12 maggio alle ore 18:00, presso l'Istituto Italiano di Cultura di Oslo (Oscarsgt. 56), la prof.ssa Monica Miscali terrà una conferenza, aperta ai soci e agli amici del Comitato della Dante di Oslo, dal titolo:

Alla scoperta del Nord:
 i viaggi di Francesco Negri e Giuseppe Acerbi in Norvegia
(XVII e XVIII secolo)


Foto tratta dal libro di Francesco Negri,
"Viaggio Settentrionale", 1700 (prima edizione)


Per lungo tempo, il Nord Europa è stato avvolto da un’aura di mistero e diffidenza. Nell’immaginario collettivo dell’Europa centro-meridionale, il Nord era sinonimo di freddo estremo, oscurità perenne, arretratezza e superstizione. Al contrario, il Sud — e in particolare l’Italia — veniva considerato il centro della civiltà, dell’arte e della cultura. Solo tra XVII e XVIII secolo questa visione inizia lentamente a cambiare, anche grazie al coraggio e alla curiosità di alcuni viaggiatori capaci di guardare oltre i confini dell’immaginario dominante.
La conferenza si propone di raccontare questa svolta attraverso le storie di due figure italiane affascinanti e non molto conosciute: Francesco Negri, sacerdote e scienziato ravennate che, nel 1663, fu il primo italiano a spingersi fino al remoto Capo Nord, e Giuseppe Acerbi, esploratore lombardo che alla fine del Settecento attraversò la Norvegia con uno sguardo moderno, attento alla società, alla cultura urbana e agli stili di vita. I loro racconti di viaggio — appassionati, dettagliati, a tratti sorprendenti — ci restituiscono un’immagine del Nord diversa da quella circolante all’epoca: non più solo natura selvaggia e popoli primitivi, ma anche città vivaci, persone ospitali, luoghi di studio e scambio, paesaggi incantevoli e una quotidianità piena di sfumature.
Oltre a riscoprire due straordinari pionieri italiani della letteratura di viaggio, la conferenza offrirà l’occasione per riflettere su come si costruisce un’immagine collettiva di un paese e su quanto i racconti di chi viaggia — allora come oggi — possano cambiare la percezione di una terra, contribuendo a infrangere stereotipi e pregiudizi. Un viaggio nel viaggio, tra parole, mappe e curiosità, per riscoprire la Norvegia con gli occhi di chi, secoli fa, l’ha guardata con stupore e desiderio di conoscenza.

Monica Miscali è professore di Storia presso la Norwegian University of Science and Technologyy (NTNU). Dopo il dottorato di ricerca conseguito presso l’Istituto Universitario Europeo di Firenze, ha proseguito la sua formazione con un post-dottorato in storia economica all’Università di Ginevra.
Prima di approdare alla NTNU nel 2017, Monica Miscali ha lavorato come professore associato presso il Dipartimento di Letterature, Studi sull’Area e Lingue Europee dell’Università di Oslo, e come teaching fellow presso l’Università di Bath, nel Regno Unito.
II suoi principali ambiti di ricerca includono la storia dell’emigrazione, le relazioni diplomatiche tra Italia e Norvegia e la storia delle donne.
È autrice di Destinazione Norvegia. Storia dell’immigrazione italiana di ieri e di oggi (FrancoAngeli), un volume che ripercorre le tappe dell’emigrazione italiana verso il Nord Europa, e ha pubblicato numerosi articoli su riviste accademiche italiane e internazionali. Tra questi, spicca Discovering the North: Francesco Negri’s and Giuseppe Acerbi’s journeys to Norway in the 17th and 18th centuries, uscito nel 2024 sulla Scandinavian Journal of History, Volume 49, numero 5, 2024.

https://doi.org/10.1080/03468755.2024.2368554




Fotografia di una stampa contenuta nel libro Viaggio al Capo Nord di Giuseppe Acerbi,
Milano, Sonzogno, 1832










Ritratto di Giuseppe Acerbi, 1826,
 Museo Civico di Palazzo Te nella città di Mantova

15.4.25

Conferenza "Ottantesimo parallelo" con Paola Catapano – Un viaggio tra scienza, ghiacci e memoria storica

Conferenza "Ottantesimo parallelo" con Paola Catapano
Un viaggio tra scienza, ghiacci e memoria storica


Paola Catapano

Lunedì 14 aprile, presso l'Istituto Italiano di Cultura di Oslo, i soci del Comitato di Oslo della Società Dante Alighieri hanno avuto il piacere di assistere alla conferenza della dott.ssa Paola Catapano, giornalista scientifica del CERN e documentarista, dal titolo "Ottantesimo parallelo: un’avventura tra scienza e ghiacci sulle tracce del dirigibile Italia".

Con entusiasmo contagioso e grande capacità comunicativa, la dott.ssa Catapano ha guidato il pubblico in un'affascinante ricostruzione della spedizione scientifica Polarquest2018, da lei organizzata e diretta a bordo della barca a vela Nanuq, costruita secondo criteri di sostenibilità ambientale. L’impresa, ideata in occasione del 90° anniversario della spedizione polare di Umberto Nobile, ha condotto l’equipaggio fino alla latitudine record di 82°07’N, ben oltre l’ottantesimo parallelo, lambendo i confini estremi della banchisa artica.

L’obiettivo non era soltanto simbolico o commemorativo: la missione ha avuto scopi scientifici concreti tra cui il rilevamento della radiazione cosmica ad alte latitudini, lo studio dell’inquinamento marino da microplastiche e la ricerca, per la prima volta dopo novant’anni, di eventuali resti del dirigibile Italia.

Durante l’incontro, arricchito dalla proiezione di immagini e filmati, la Catapano ha presentato anche il suo libro "Ottantesimo parallelo: Un’avventura tra scienza e ghiacci" (Salani, 2023), in cui intreccia con maestria ricostruzione storica, divulgazione scientifica e racconto personale.

Tra i temi più toccanti emersi dalla spedizione, la dott.ssa Catapano ha sottolineato la sorprendente presenza di microplastiche nelle acque artiche, persino a latitudini estreme, in aree che si ritenevano ancora intatte. Le analisi condotte durante il viaggio hanno infatti rivelato particelle di plastica inferiori a 5 mm, invisibili a occhio nudo ma capaci di insinuarsi nella catena alimentare marina – dallo zooplancton ai pesci – fino a raggiungere potenzialmente anche l’uomo. “Le microplastiche non erano mai state rilevate oltre gli 80 gradi nord”, ha ricordato la conferenziera, evidenziando la portata e la gravità della scoperta.
Oltre a inquinare l’ambiente, queste particelle trasportano sostanze tossiche persistenti come i PCB (bifenili policlorurati), con effetti deleteri sugli organismi marini e, di riflesso, sull’intero ecosistema. Il messaggio lanciato è chiaro: anche le regioni più remote del nostro pianeta non sono più immuni dagli effetti delle attività umane.

Il racconto della dott.ssa Catapano ha suscitato grande partecipazione, coinvolgendo il pubblico non solo per la qualità delle informazioni scientifiche, ma anche per il tono narrativo appassionato con cui è riuscita a trasmettere il senso profondo dell’esplorazione, l’urgenza della tutela ambientale e la responsabilità collettiva verso il futuro del nostro pianeta.

📷 Di seguito, alcune foto della serata.

La Presidente del Comitato della Dante di Oslo, Arch. Roberta Luciani,
 introduce la conferenziera






Da sinistra, il Consigliere onorario dott. Sergio Scapin, la Presidente arch. Roberta Luciani,
la conferenziera dott.ssa Paola Catapano, la Vicepresidente del Comitato della Dante di Oslo,
Cav. Marcella Mariani Bjørnflaten


A sinistra nella foto, Patrizia Walter, lontana parente di Gianni Albertini, l’ingegnere milanese di venticinque anni che guidò la spedizione alla ricerca dei dispersi del dirigibile Italia.

Il buffet offerto dal Comitato, con la tradizionale Colomba Pasquale,
è stato un momento conviviale molto apprezzato dai soci presenti alla conferenza:
 l’occasione perfetta per scambiarsi momenti di cordialità e auguri di Buona Pasqua


Paola Catapano scrive una dedica nel suo libro,
che dona al Comitato di Oslo della Società Dante Alighieri 


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